Microsoft Word - Robert A. Heinlein - Cittadino Della Galassia - BY_SLY70.doc by Silvio Allena

autore:Silvio Allena [Allena, Silvio]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

CAPITOLO XII

Da Losian a Finster, da Finster a Toth IV, da Toth IV a Woo-

lamurra, la Sisu continuò a commerciare in una sfera di spazio

dal diametro di 900 anni luce, al cui centro galleggiava la Terra,

culla dell’umanità. La Sisu non era mai stata sulla Terra: il Po-

polo commercia dove i profitti possono essere giganteschi, il

protezionismo della polizia inesistente, e un uomo può fare la

sua strada senza essere impastoiato da leggi, regolamenti e limi-

tazioni doganali. La storia dell’astronave affermava che la Sisu

originaria era stata costruita sulla Terra, e che il primo capitano

Krausa era nato su quel pianeta: anzi, si sussurrava che fosse un

fraki! Ma, da allora, si erano succedute sei astronavi, e inoltre la

storia di un’astronave è sempre esatta nella sua essenza, ma ra-

ramente in ogni dettaglio. L’attuale Sisu era stata varata a Nuo-

va Finlandia, Shiva III… un altro porto che l’astronave non ave-

va mai toccato, ma valeva la pena di pagarvi le tasse per avere il

diritto legale di andare ovunque si volesse nell’Universo civiliz-

zato, in cerca di alti guadagni. Shiva III era molto comprensivo

con i Liberi Mercanti, e non ossessionava un poveruomo con

continue ispezioni e controlli; molte astronavi trovavano conve-

niente battere bandiera di Shiva III.

Su Finster, Thorby imparò un nuovo tipo di trattazione

commerciale. I fraki locali vivono in simbiosi telepatica con

creature simili a lemuri, fornite di mani delicate e abilissime: si

pensa che le mostruose creature dominanti siano il cervello,

mentre i lemuridi sarebbero il braccio. Il pianeta offre meravi-

gliose gemme, rame e una graminacea da cui si ricava un alca-

loide assai usato in psicoterapia. Cos’altro possa esserci, è tutto-

ra oggetto di congetture: i nativi non possiedono né una lingua

organizzata né un sistema di scrittura, e perciò è estremamente

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difficoltoso comunicare con loro.

Perciò, i Liberi Mercanti dovevano farvi commercio secondo i

metodi già sperimentati dagli antichi Fenici, quando le sponde

d’Africa erano al di là dei limiti del mondo noto. Intorno alla

Sisu, i mercanti esposero in bell’ordine la merce: metalli neces-

sari ai nativi, sveglie eterne e altri articoli. Poi, gli umani si riti-

rarono all’interno dell’astronave.

Thorby chiese al Contabile Capo Arly Krausa–Drotar: – Ma

lasciamo lì fuori tutta la roba? Se facessimo una cosa del genere

su Jubbul, non faremmo a tempo a girare la schiena che sarebbe

sparito tutto.

– Non hai visto armare il lanciarazzi centrale, stamattina?

– No, ero giù nelle stive.

– È armato e pronto a sparare. Queste creature non possie-

dono un grammo di morale, ma molto buon senso. Saranno

onestissimi, come un cassiere guardato a vista dal padrone.

– Che succede, adesso?

– Aspettiamo. Loro guardano la merce. Dopo un po’… un

giorno, magari due… mettono della roba davanti alla nostra

merce. Noi continuiamo ad aspettare. Può darsi che aumentino

le loro offerte. E può darsi che portino via quello che hanno

messo e che ci offrano qualcos’altro. Oppure, noi prendiamo

una delle nostre pile di merce e la dividiamo in due: il che signi-

fica che gradiamo l’offerta, ma non siamo d’accordo sulla quan-

tità. Oppure, le loro offerte non ci interessano per niente, e allo-

ra spostiamo la nostra merce accanto all’offerta che consideria-

mo più interessante. Ma non tocchiamo ancora la loro roba;

aspettiamo.

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